Io suggerisco ai miei pazienti di intraprendere un processo di lavoro psicoanalitico nel caso in cui essi vivano una situazione persistente di disagio psicologico, con ricadute sintomatiche sempre piú frequenti e dove sia possibile, in modo piú a o meno evidente, vedere il problema alla luce della personalitá o di aspetti caratteriali.

Il disturbo psichico si manifesta di solito in modi diversi e in situazioni/ contesti diversi della vita quotidiana. Quasi sempre é difficile di prima impronta per la persona sofferente scoprire da sola i motivi della comparsa dei sintomi, anche se la persona colpita suppone di intravedere le radici del suo dolore psicologico profondamente legate alla sua storia passata.

Partendo dal famoso insegnamento freudiano, io vedo la psicoanalisi come un processo elitario a sostegno dello sviluppo psichico e come epressione massima dello sviluppo della diversitá individuale. Inoltre la psicoanalisi rappresenta per me la strada da preferire per incrementare una conoscenza profonda del proprio sé e dei suoi contenuti inconsci.
In seguito agli obiettivi che si pone il lavoro psicoanalitico é un processo complesso, intenso e lungo e implica una maggiore frequenza delle sedute.
È usuale che il paziente si stenda sul lettino e la psicoterapeuta sie sieda dietro di lui, al di fuori del suo campo visivo. L´assunzione di questa posizione aiuta a ridurre le forme di adattamento sociale dovute alle presenza di un´ altra persona, in questo caso la psicoanalista, e agevola la capacitá del paziente di concentrarsi su se stesso, rinforzando il processo delle associazioni libere.